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Il Quadrato del Sator - Pompei

Il quadrato del Sator è una ricorrente iscrizione latina, in forma di quadrato magico, composta da 5 parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. Questa frase rimane identica sia se letta da sinistra a destra sia viceversa. Inoltre la stessa frase palindroma si ottiene anche leggendo le parole del quadrato dal basso verso l'alto purché ogni riga sia letta da destra verso sinistra.


L'iscrizione è stata oggetto di frequenti ritrovamenti archeologici, sia in epigrafi lapidee sia in graffiti, ma il senso e il significato rimangono ancora oscuri, nonostante le numerose ipotesi formulate.


Il quadrato magico è visibile su un numero vasto di reperti archeologici sparsi un pò ovunque in Europa ma gli esemplari più antichi, più celebri e più numerosi sono presenti negli scavi di Pompei.


Il significato del quadrato non si conosce: Sator è l’aratore, il seminatore. La parola è al nominativo è quindi il soggetto. La questione si complica con Arepo, perché la parola non si trova da nessuna parte nella letteratura latina. Alcuni commentatori dicono sia un nome proprio, per altri è una parola gallica che significa “aratro”.


Tenet è il verbo “tiene”, terza persona singolare presente del verbo tenere. Opera è il lavoro, l’opera, la cura, che qui sembra essere all’ablativo singolare, indicando il modo. Quanto a Rotas, è il plurale di rota, la ruota, all’accusativo, quindi usato come complemento oggetto.


In italiano si ottiene la frase “Il coltivatore Arepo dirige le ruote con agilità”.

Un significato al tempo stesso banale e oscuro. Secondo alcuni può avere un significato religioso legato ai primi gruppi di cristiani. Secondo altri era solo un gioco di parole.

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