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Il Dio Giano - Roma

Giano era il dio degli inizi materiali e immateriali. Era una delle divinità più antiche e più importanti della religione romana e italica. Era raffigurato con due volti poiché il dio poteva guardare il futuro e il passato.


Il suo culto è antichissimo e risale a un'epoca arcaica in cui i culti dei popoli italici erano in gran parte ancora legati ai cicli naturali della raccolta e della semina. È una delle poche divinità romane a non derivare dalla mitologia greca.


Giano presiedeva a tutti gli inizi, i passaggi e le soglie, materiali e immateriali, come le soglie delle case, i le porte, i passaggi sovrastati da un arco, ma anche l'inizio di una nuova impresa, della vita umana, della vita economica, del tempo storico e di quello mitico.


Nella riforma del calendario romano, Nuna Oompilio dedicò a giano il primo mese successivo al solstizio d'inverno appunto gennaio che con la riforma giuliana del 46 a.C. Divenne il primo dell'anno. Anche perciò nelle raffigurazioni la testa volta a sinistra ha l'aspetto senile perché indica l'anno vecchio ormai passato, mentre quella rivolta a destra ha sembianze giovanili che simboleggiano l'anno nuovo.

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