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La storia della Befana - Gerusalemme

La tradizione narra che in una freddissima notte d'inverno Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, quasi giunti a Berlemme da Gesù bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchietta che indicò loro il cammino.


I Re magi invitarono la donna ad unirsi a loro ma nonostante le insistenze la vecchina rifiutò. Una volta che i Re magi se ne andarono, essa si penti di non averli seguiti e allora preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli ma non li trovò.


Così la vecchietta iniziò a bussare ad ogni porta regalando ad ogni bambino dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù bambino. Da quell'anno in poi mantenne la tradizione di fare visita a tutti i bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio e infilare nelle loro calze dolciumi o in alternativa carbone per i meno meritevoli.


La Befana rispecchia la figura celtica di perchta, assimilabile ad alcune figure come frigg in Scandinavia, Holda in nord Europa, Bertha in Gran Bretagna, Berchta in Austria e Svizzera. È una personificazione al femminile della natura invernale, ed è rappresentata come una vecchia gobba con naso adunco, capelli bianchi, vestita di stracci e scarpe rotte. Nei 12 giorni che seguono il Natale vola sopra i campie i terreni di notte propiziandone la fertilità.

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