Jack era un fabbro ubriacone e taccagno. Una notte mentre bivaccava in una locanda gli si presentò il diavolo reclamando la sua anima.
Jack astutamente chiese come ultimo desiderio i soldi per un boccale di birra.
Il diavolo acconsentì e si trasformò in una moneta.
Immediatamente jack la infilò in una tasca in cui conservava una croce d'argento impedendo così al diavolo di tornare alla sua forma originaria.
A quel punto il diavolo propose a Jack di lasciarlo in vita sulla terra un altro anno in cambio della sua libertà.
Jack accettò l'accordo e lo liberò.
L'anno successivo il diavolo tornò da Jack per portarlo all'inferno con sé.
Jack gli chiese di aiutarlo a raccogliere una mela da un albero prima di seguirlo all'inferno.
Subito il diavolo per fare presto si arrampicò sull'albero per prendere la mela.
Immediatamente Jack prese il coltello e incise una croce sul tronco dell'albero.
Così il diavolo non potendo riscendere passando per quel tronco inciso fu costretto a chiedere aiuto a Jack per scendere.
Jack accetto di aiutare il diavolo a patto che la sua anima non fosse mai entrata all'inferno il diavolo accettò.
Quando jack morì la sua anima andò a bussare al paradiso ma non gli fu aperto perché aveva vissuto una vita da peccatore. Così si recò all'inferno.
Dove anche il diavolo gli negò l'ingresso ricordandogli il loro patto.
Impietosito per la sorte di Jack il diavolo gli concesse un tizzone ardente dell'inferno per illuminargli il vagabondaggio eterno al quale si era condannato.
L'anima di Jack infilò il tizzone in una zucca e da quel giorno inizio a girare per il mondo cercando invano un posto dove stare.
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